Siamo Loredana e Monica, abbiamo un sogno in comune da condividere, un sogno lungo chilometri, che chiameremo "Preludio".
I chilometri sono quelli che separano i nostri laboratori, ma non le finalità, tra Chiaravalle e Verona si è creata una sintonia che supera le distanze: materiali, idee, suggerimenti, ricerca e tecnica sono fluidi, corrono su di un telegrafo virtuale, reso reale da incontri rari, quanto brevi e intensi.
Non credo alla casualità degli eventi, piuttosto penso che a volte le energie si cercano e si incontrano in un tempo, che ha lasciato maturare intenti pensieri e questo è ciò che è accaduto a due donne, apparentemente molto diverse tra loro.
Per me il tessuto è sempre stato un elemento molto importante. Nella mia memoria sensoriale sono ancora ben presenti gli odori, gli spessori, le diverse morbidezze di centinaia di piccoli ritagli di stoffe, che hanno accompagnato la mia crescita, insegnandomi a leggere quelle superfici come pagine di un libro, quasi fossero griglie geometriche e cromatiche. La regola della trama e dell'ordito è un'architettura semplice, perfetta, solida.
Ma ora non basta più raccontare il tessuto, così siamo tornate alle origini, per parlare del filo e della filatura. Questo progetto apre le porte su un mondo antico, perduto, carico di vita, di storia e di storie. Un universo femminile dedicato alla cura dell'altro, dove ogni passaggio è un incastro perfetto, che parte dalla vita e arriva a creare bellezza, cultura, sapienza, con quella naturalezza, che soltanto le donne di un tempo antico sapevano fare.
"A forza de mette giù le ma', ho 'ncominciado a sape' fa'": questa è una frase semplice ma ricca di simbologia, estrapolata e presa a prestito dal racconto di una "filandara".
Ci siamo documentate e abbiamo voluto capire oltre l'apparenza tecnica; l'ascolto dei racconti tramandati ci ha condotte in un mondo fatto di umiltà, di povertà, retto dalla dignità, dalla forza e dalla gioia. Il canto ne è l'espressione ricorrente: ad un gesto d'intesa tutte le donne della filanda si univano in un coro liberatorio, erano canti che narravano di storie e fatti, resi buffi o ancor più tragici degli eventi stessi, nel tentativo di governare una realtà dura e ostile.
Il titolo del progetto nasce grazie alla musicalità di queste memorie: "Preludio".
Un'introduzione al fare, l'inizio di una catena produttiva che si conclude con la bellezza e la preziosità, un "preludio" alla conoscenza, alla consapevolezza, all'amore per le materie intese come espressione delle mani, nel tentativo costante di accostarci a una forma di Divino, per imparare a comprendere la perfezione della Natura, cercando di imitarne le espressioni, quasi a volerla compiacere e ringraziare per offrirci ospitalità.
Il progetto sarà articolato in varie fasi e sarà presentato in Febbraio, una scelta che sottolinea un nuovo inizio, l'introduzione ad una stagione di rinascita e di luce.
Dalla collaborazione tra Loredana e Monica nasceranno gioielli e altri elementi, che sveleremo un po' alla volta. Le pietre e gli argenti di Loredana si uniranno ai filati e alla carta di Monica per dare vita ad interpretazioni insolite. La nostra approfondita ricerca materica solletica la creatività, che si compie nella realizzazione di gioielli narranti e come in una sorta di canto si esprimono attraverso la voce dei simboli.
Stiamo filando e annodando fili, che condurranno alla conoscenza di un universo non troppo lontano nel tempo, ma ormai dimenticato, sopito, sconosciuto ai più. Saranno fili che avranno percorso chilometri, attraversato epoche, per ritrovarsi nelle mani e nel cuore di chi saprà annodarli, mantenendo vivo il racconto della storia. Basterà parlarne e indossare quei gioielli per raccogliere il testimone delle Filandare e sarà come intonare di nuovo quel canto condiviso, liberatorio, che ha segnato il tacito senso di appartenenza a una comunità.
Continuate a seguirci e passo passo vi faremo conoscere tutte le fasi di sviluppo del progetto.
Grazie per avermi letta e a presto,
Loredana