Ho subito amato questo artista, la sua capacità di esprimersi principalmente con l'uso delle materie mi ha profondamente affascinata e guidata nel corso del tempo. In un'opera di Burri coesistono la superficie piatta del colore e la tridimensionalità dei materiali "parlanti", c'è il racconto di ciò che è stato e della sua evoluzione. E c'è il lato nascosto delle cose: un'immagine apparentemente conosciuta, come in un negativo fotografico, si apre a nuove interpretazioni, induce ad uno sguardo profondo, in un continuo dialogo tra spettatore, artista e materia.
"Un filo d'arte" sarà il leit-motif dell'anno 2024 con l'uscita di sei micro-collezioni, ispirate ad altrettanti artisti, diversi tra loro per genere ed epoca di appartenenza. La prima uscita è prevista per il 6 febbraio, dedicata a Jean-Honoré Fragonard.